Stefano Vinti Professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, possiede una ricca esperienza di 36 anni nei settori dell'economia pubblica, del diritto amministrativo e delle opere pubbliche.
Ha grande dimestichezza nel settore dei lavori pubblici e delle costruzioni, nelle attività contrattuali, specialmente nella contrattuatualistica pubblica e nelle problematiche relative alla responsabilità erariale. Negli anni ha ricoperto diversi ruoli. È stato membro di diversi organismi pubblici.
Con Decreto Ministeriale n. 174 del 29 dicembre 2009 del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato nominato Presidente del Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” di Venezia, su proposta unanime del Consiglio Accademico dell’istituto medesimo. Successivamente con Decreto Ministeriale n. 203 del 7 dicembre 2012 del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato confermato Presidente del Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” di Venezia, su proposta unanime del Consiglio Accademico.
Il 2 aprile 2014 è nominato, dall’Assemblea degli Azionisti, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Consulia.
Grazie al suo apporto la banca ha intrapreso con successo il percorso di progressiva autonomia rispetto al gruppo cui apparteneva ed ha riconfermato il proprio ruolo di significativo player nel mercato della consulenza finanziaria indipendente, dotandosi di strumenti innovativi, rivedendo profondamente la propria organizzazione ed allargando il modello tradizionale di business. Ha cessato dalla carica il 24 aprile 2018 portando in approvazione il primo bilancio in utile dell’azienda.
È titolare della rinomata Associazione Professionale "Vinti & Associati" con sede in Roma, dove attualmente prestano la proprià attvitività oltre 35 avvocati professionisti. Lo studio del Prof. Vinti attualmente fornisce assistenza a numerose aziende del settore pubblico e privato nei settori dell'edilizia, della progettazione, delle infrastrutture e dell'IT.
Il Diritto Amministrativo è considerato una branca del Diritto Pubblico. I principi giuridici del Diritto Pubblico regolano l'organizzazione e l'opearato della Pubblica Amministrazione. Le attività della P.A. sono svolte nel perseguimento dell'interesse pubblico in sintonia con il rapporto tra organi di governo e cittadini. Convenzionalmente, il concetto di Pubblica Amministrazione si riferisce alle Amministrazioni dello Stato, agli Enti pubblici territoriali e agli altri Enti pubblici non economici. Il concetto include anche Enti di diritto privato che svolgono funzioni pubbliche ovvero di interesse pubblico, i quali nello svolgimenti di tali attività devono attenersi alla normativa pubblicistica.
Le procedure amministrative sono, di regola, divise in tre fasi: iniziativa, istruttoria e decisione.
Generalmente i provvedimenti adottati dalla P.A. sono atti unilaterali delle stessa, salvo la possibilità per gli atti di natura non autoritativa, di poter essere oggetto di accordo con i soggetti privati.
La riforma del Diritto Amministrativo ha portato alla istituzione di tribunali ad hoc denominati Tribunali Amministrativi Regionali che hanno il potere giurisdizionale generale sull'operato della P.A. Questo particolare sistema è stato costruito per fornire una specifica tutela al cittadino dinanzi all'operato del soggetto pubblico. L'attività dei Tribunali Amministrativi nel corso degli anni ha messo in evidenza la rilevanza della tutela dei diritti dei privati. Il contenzioso amministrativo include principalemente l'atto amministrativo attraverso il quale configurare la tutela giuridica del privato.
Il Diritto Amministrativo è sempre stato indipendente dalle altre branche del diritto. Dalla metà degli anni '90, quest'ultimo si è notevolmente evoluto. Nell'ultimo decennio del XXI secolo, sono state emanati tre provvedimenti normativi essenziali in tale ambito. Essi concernevano il governo locale, il personale pubblico, il procedimento amministrativo. Tale evoluzione ha riguardato anche la disciplina della responsabilità amministrativa.
Il Diritto Amministrativo, quindi, ha una sua autonoma funzione. Per fare un esempio, il provvedimento amministrativo è impugnabile esclusivamente dinanazi al giudice amministrativo.
Le procedure amministrative sono, di regola, divise in tre fasi: iniziativa, istruttoria e decisione.
Generalmente i provvedimenti adottati dalla P.A. sono atti unilaterali delle stessa, salvo la possibilità per gli atti di natura non autoritativa, di poter essere oggetto di accordo con i soggetti privati.
La riforma del Diritto Amministrativo ha portato alla istituzione di tribunali ad hoc denominati Tribunali Amministrativi Regionali che hanno il potere giurisdizionale generale sull'operato della P.A. Questo particolare sistema è stato costruito per fornire una specifica tutela al cittadino dinanzi all'operato del soggetto pubblico. L'attività dei Tribunali Amministrativi nel corso degli anni ha messo in evidenza la rilevanza della tutela dei diritti dei privati. Il contenzioso amministrativo include principalemente l'atto amministrativo attraverso il quale configurare la tutela giuridica del privato.
Il Diritto Amministrativo è sempre stato indipendente dalle altre branche del diritto. Dalla metà degli anni '90, quest'ultimo si è notevolmente evoluto. Nell'ultimo decennio del XXI secolo, sono state emanati tre provvedimenti normativi essenziali in tale ambito. Essi concernevano il governo locale, il personale pubblico, il procedimento amministrativo. Tale evoluzione ha riguardato anche la disciplina della responsabilità amministrativa.
Il Diritto Amministrativo, quindi, ha una sua autonoma funzione. Per fare un esempio, il provvedimento amministrativo è impugnabile esclusivamente dinanazi al giudice amministrativo.
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